Sei qui: Home 9 NEWS 9 Tra le colline della pedemontana alla ricerca di antichi oratori altomedioevali.

Tra le colline della pedemontana alla ricerca di antichi oratori altomedioevali.

Passeggiata storica naturalistica a Castelcucco.

DOMENICA 07 MAGGIO 2023

Immersi nel paesaggio nelle colline della pedemontana del Grappa, alla ricerca di antichi oratori medioevali e di un castello!

Ritrovo alle ore 9.15 al parcheggio pubblico nei pressi della rotonda in centro paese.                                                                         

 

Un percorso ad anello su sentieri, stradine forestali e asfalto. Circondati da paesaggi mozzafiato partiremo dal parcheggio pubblico in centro a Castelcucco e attraversando il Bosco del Gigante arriveremo all’isolata chiesetta di San Bartolomeo, per poi giungere a quella di Santa Giustina di Possagno e infine alle rovine del castello dei signori da Castelcucco.

 

Ritorno tra le 14 e le 15. circa

Pranzo al sacco facoltativo e in autonomia. 

Abbigliamento adeguato per trekking, comodo e a strati, con scarponcini (specialmente in seguito a piogge).

Percorso: 8 km in zona collinare e pianeggiante

Dislivello: 200 mt 

Difficoltà: medio/facile, con qualche salita e discesa impegnativa. Non adatto a bambini in passeggino.

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro il sabato precedente

Per informazioni e prenotazioni  CLICCA QUI

Per saperne di piu.

Si parte dal parcheggio pubblico nei pressi della rotonda in centro paese e si sale a piedi la provinciale della Vallorgana che porta a Possagno, e dopo l’ex latteria Pastega inizia il sentiero che scende nel bosco del Gigante, tra cascatelle e un laghetto, in un percorso rivalutato di recente dopo l’abbandono dei decenni passati.

Seguendo le indicazioni per San Bortolo, si sale sul colle Quarisa Alta fino ad imbattersi  nella strada asfaltata che porta all’oratorio, appunto, di San Bortolo: appare alla vista tra i prati del colle una graziosa chiesetta esagonale, di fattura settecentesca, ma l’elemento più antico è la retrostante sacrestia rettangolare, ovvero l’originale chiesetta d’epoca longobarda (VIII secolo).

Proseguendo per l’asfaltata via S. Bortolo si costeggia il Collalto e si può ammirare il paesaggio sul colli asolani e maserini a chiudere l’orizzonte meridionale, e più in qua i colli di Monfumo con la sua chiesa. La strada svolta poi a nord e diventa sterrato che attraversa la val Galliera. Aggirato il colle Quarisa si rientra momentaneamente in provinciale Vallorgana, per attraversarla poco più avanti ed entrare in una stradina della località Coe.

Si raggiunge infine la chiesetta di Santa Giustina, in corrispondenza di un valico omonimo, a nord-est del col Muson. La chiesetta è in territorio di Possagno, per pochi metri, ed è stata la sua prima pieve, anche se molto contesa dal popolo di Castelcucco, che l’ha sempre sentita sua. È posta nel valico dove nel medioevo o forse anche in epoca romana passava una strada che permetteva l’attraversamento dei colli dall’asolano alla Valcavasia. Si scende poi a sud della chiesetta fino ad entrare in una conca con un florido bosco e qualche sorgente, fino ad incrociare il sentiero che ci porta sulla sommità del Col Muson. Sulla cresta lunga e stretta del colle ancora persistono i resti di un castello medioevale, appartenuto alla nobile famiglia dei “da Castelcucco” o “da Col di Muson”.

 

Scendendo per la strada asfaltata che porta con qualche tornante in centro, si arriva nel vecchio centro abitato chiamato un tempo Longamuson, e tra case antiche, ex mulini e una villa (Perusini) si scende alla provinciale che porta a Paderno del Grappa, per attraversarla e raggiungere poco sotto l’oratorio di Santa Lucia: chiesetta alto medioevale, precedente anche alla parrocchiale di San Giorgio.

Il paesaggio pianeggiante lì si apre a 360 gradi per osservare i colli appena attraversati, così come i colli asolani con la rocca svettante sul monte Ricco, i colli di Monfumo e la pianura coltivata. Si rientra al parcheggio passando per il municipio, luogo di ritrovamenti d’epoca longobarda.