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Camminate Storico Naturalistiche primavera 2024

3 marzo: Maser/colle San Giorgio.

Dall’ombrosità del bosco, alla luce della vetta.

Passeggiata tra le colline di Maser, partendo dalla palladiana villa Barbaro e giungendo alla chiesetta di San Giorgio.

– 17 marzo: eremo di San Teobaldo e colli Euganei.

Tra luoghi mistici e incredibili linee di “Geografia Sacra”.

Una magione templare e un eremo dove visse e morì il santo francese nella campagna di Sossano (VI); l’ex monastero e la grotta della misteriosa donna eremita sugli Euganei.

– 7 aprile: Asolo/poggio San Martino.

La “città dei 100 orizzonti”.

Passeggiata che attraversa la città e il suo centro storico, fino a giungere alla sommità del poggio San Martino, con una vista unica sulla Rocca di Asolo. Storia, cultura e natura.

– 5 maggio: San Zenone degli Ezzelini.

La tragedia degli Ezzelini

Passeggiata dalla valle del Ru al colle Castellaro, tra natura, storia e leggende.

– 26 maggio: da definire …

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Su di me

Fin da bambino sono stato attratto dalla scrittura, tanto da cimentarmi nello scrivere, e quindi raccontare storie, anche a pochi anni di distanza dalla prima volta che ho imparato a tenere in mano una penna. La narrativa però non è ancora definitivamente il mio tratto distintivo (per il mondo esterno almeno), tanto che i primi libri da me pubblicati sono stati di poesia :

SENZA PAROLE – 2009; MAREE – 2013; IN UN ATTIMO SENZA ME – 2016, + libro satellite: SCONSIDERATE POESIE.

La porta dell’ispirazione si è aperta improvvisa, o quasi, per me a vent’anni (ahimè, in questi ultimi anni la porta s’è chiusa, ma spero non a chiave!), mentre sulla trentina inoltrata ho iniziato un lavoro di ricerca e stesura di testi di storia locale, grazie alla collaborazione con il gruppo culturale “Penne d’oro” del Gruppo Alpini del mio paese, Casoni di Mussolente. Ecco che ho riscoperto una passione per la Storia e le storie, ed intrapresi con entusiasmo un inaspettato periodo della mia vita, tant’è che dopo la formazione del mio occhio poetico, assistetti anche alla formazione del mio occhio storico (… citando quanto disse di me, ad una presentazione di un mio libro di poesie, il ricercatore storico di riferimento del gruppo “Ha un occhio storico e un occhio poetico!”). Con il gruppo imparai da zero le basi della storiografia e della ricerca, e ancora sto imparando. Perciò non potendomi davvero definire uno storico, posso definirmi un appassionato di storia. I libri usciti col gruppo, tendenzialmente legati alla storia del territorio non solo del mio paese ma del comprensorio del Grappa, sono limitati al periodo tra le due guerre mondiali del XX secolo, in particolare l’argomento principe è il periodo della Resistenza: 1943-45. Tutti i volumi sono scritti più o meno in collaborazione con altri autori e comunque sono frutto di un lavoro di squadra:

BRIGATE PARTIGIANE SUL MASSICCIO DEL GRAPPA, 1944 – del 2016;

MEMORIE DEL ‘900, vita socio-economica a Mussolente e Casoni in tempo di pace e in tempo di guerra – del 2017;

VITE SPEZZATE, gli eccidi nell’agro bassanese, 1944-45 – del 2018;

I MASSACRI NAZIFASCISTI A SUD DEL MONTE GRAPPA, e il ruolo degli squadristi delle Brigate Nere di Vicenza e di Treviso (21-28 settembre 1944) – del 2019.

Ben presto l’argomento in questione non mi bastò e pian piano le storie nascoste nel territorio in cui vivo iniziarono ad interessarmi e volli presto approfondire, scavando nei secoli a ritroso nel tempo. Ecco che con mia sorella Michela inizia nel 2018 l’idea di abbinare le camminate nella natura delle nostre colline e montagne (altra passione) con la storia, abbinandola anche alle conoscenze di Michela. Così nascono le passeggiate storico-naturalistiche che proponiamo, e nelle quali si fa un viaggio nel territorio in 4 dimensioni, quindi con l’aggiunta della dimensione del tempo: il passeggiatore non solo respira il bosco, o la campagna, o la presenza dell’acqua, delle rocce e di tutti gli elementi della natura, non solo percorre in lungo e in largo il territorio e ammira spazi profondi, ma può scoprire cosa è accaduto in quei luoghi che sta visitando, anni, secoli o millenni addietro. Fatti che hanno trasformato il territorio, oppure no; fatti che hanno lasciato un segno tangibile di pietra e arte; fatti che echeggiano nell’aria di una zona col loro carico di leggende e dubbi. E così, potendo immaginare di calpestare i sentieri calpestati in precedenza da partigiani e contrabbandieri, soldati e cavalieri, nobili e tiranni, monaci ed eremiti, uomini donne e bambini comuni ma che hanno lasciato un segno nella storia, possiamo essere più partecipi del luogo che in quel momento ci ospita, e consapevoli della nostra presenza e passaggio in permanente.

Le storie raccontate durante le tappe delle passeggiate, variano tra i più svariati periodi dell’umanità. Dipende da cosa il territorio offre. Non potendo fare ricerca approfondita di tutti gli argomenti, il mio compito è semplicemente quello di divulgatore di queste storie di vita.

Paolo Meggetto