ASOLO E IL POGGIO DI SAN MARTINO
Passeggiata storico naturalistica a
Asolo
DOMENICA 26 MAGGIO 2024
Ritrovo alle ore 9.30 al parcheggio🅿 di Ca’ Vescovo a Casella d’Asolo.
Siti di interesse: Borgo storico di Asolo, casa Longobarda e villa Contarini degli Armeni, rocca Braida, camminamenti Grande Guerra del poggio S. Martino, chiesa san Gottardo.
Ritorno previsto verso le ore 15.00/15.30 circa al parcheggio.
Pranzo al sacco facoltativo e in autonomia sul Poggio San Martino con il suo ampio panorama.
Abbigliamento adeguato per trekking, comodo e a strati, con scarponcini (specialmente in seguito a piogge). Bottiglietta di acqua.
Percorso: 9 km di percorso su sentiero e asfalto con tratti di notevole pendenza.
Dislivello: 300 mt di dislivello.
Difficoltà: percorso di media difficoltà e non adatto al trasporto con passeggini.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro 24 ore dalla partenza a:
Paolo 3280222926
Michela 3348655889
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Passeggiata storico-naturalistica che attraversa la “città dai 100 orizzonti” con il suo centro storico, fino a giungere alla sommità del colle di san Martino, con una vista unica sulla Rocca di Asolo.
Partiremo dal punto di ritrovo (9.30) al parcheggio di Ca’ Vescovo a Casella d’Asolo, di fronte il calzaturificio Scarpa, che da lì a poche centinaia di metri inizia il sentiero n. 32 “della Buttarella”, usato per secoli dalla gente di pianura per raggiungere il borgo medioevale sul colle. Ad un bivio anziché prendere ancora il 32 prenderemo il sentiero n. 33, che sale più dolcemente verso la parte occidentale del borgo, verso Sant’Anna.
Da lì si offre una visuale da cartolina sul borgo: sull’antica Acelum, Asolo, cittadina che ebbe un periodo florido già in epoca romana; che fu diocesi fino al X secolo d.C. e che visse il suo apice tra il tardo medioevo e il rinascimento, sotto l’egida della Serenissima Rep. di Venezia, nel periodo in cui appare e domina per un breve periodo la regina di Cipro Caterina Cornaro. Nella seconda metà dell’ottocento e gli inizi del novecento, il borgo diventa un polo gravitazionale per artisti, scrittori, poeti da tutto il mondo (Robert Browning, Freya Stark, Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio, Hernst Hemingway, Giosuè Carducci) diventando “la città dai cento orizzonti”.
Si conosceranno nel corso della camminata le curiosità e le storie che nascondono villa Contarini degli Armeni e la decorata “Casa Longobarda” (che con i longobardi non c’entra nulla, ma nasconde messaggi legati alla cabala cristiana).
Giunti in centro si intraprende via Foresto di Casonetto e subito dopo a destra una laterale in salita che conduce alla scalinata che porta alla rocca Braida, simbolo di Asolo.
Si raggiunge il sentiero n. 1 che collega le due rocche (Asolo e Cornuda) e dopo circa un chilometro di percorso saliamo alla baita del Gruppo Alpini di Asolo, da dove con un sentiero ampio e carrabile si prosegue in direzione del colle di San Martino.
Raggiunta la cima si può apprezzare il paesaggio tra la Laguna e il massiccio del Grappa, tra l’estesa pianura e le altre montagne; con 379 mt. s.l.m. è il colle più alto del comune di Asolo e ci troveremo nei percorsi della grande guerra 1915-18. Il colle san Martino fu così importante come punto di osservazione tanto che dall’autunno 1917 all’autunno 1918, dopo la disfatta di Caporetto, vi salì il re Vittorio Emanuele III, più volte, per visualizzare la disposizione delle sue truppe e i movimenti del fronte, sul Piave e sul Grappa. Da allora si chiama anche Osservatorio del Re. E sullo stesso poggio, 120 anni prima, ci salì anche Napoleone Bonaparte.
Dalla cima, dove pranzeremo, si ha inoltre una vista unica sulla rocca di Asolo.
Si scende questa volta sul lato meridionale del colle, fino a via S. Martino, e si torna verso il centro di Asolo: dove tra duomo e loggia del capitano, tra il potere della Chiesa e le lapidi in ebraico, si racconterà della tragica storia della fine della comunità ebraica del borgo: la strage degli ebrei di Asolo, del 1547.
Passando affianco al castello della regina Cornaro scenderemo per via Sottocastello, si oltrepassa la porta omonima fino a scorgere il sentiero n. 32, il quale scende ripido e ci riporterà alla Buttarella, il sentiero iniziale che ci riporterà al parcheggio.
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