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Alberi Maestri lungo il cammino

Camminata di domenica 8 ottobre 2023 alle Cascate del Silan ed Eremo di S.Bovo, Bassano del Grappa (VI)

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Lungo tutto il percorso, si respirava un‘atmosfera magica
La tranquillità del Bosco, il silenzio e la scarsa presenza di persone, nonostante fosse stata domenica, rendeva il tutto un po’ surreale…

A darci il benvenuto alla Cascata del Silan, c’era lì, ad accoglierci, un vecchio saggio, guardiano e protettore del posto: un Ulivo

Apparentemente “fuori luogo” nel bel mezzo di un bosco… in realtà, dava proprio il senso di essere lì per una funzione ben precisa!
Infatti, l’Ulivo è considerato da sempre un Albero Sacro, e l’atmosfera che si respirava nei pressi della cascata, era davvero speciale!
È un Albero che ci insegna la diligenza e la resistenza, (pensiamo a Gesù nell’Orto degli Ulivi) la forza e la perseveranza verso la “Retta Via”. Ci insegna anche ad avere speranza e a non perdere la “Fede“.

Quando Noè liberò la colomba una volta concluso il diluvio Universale, ritornò da lui con un ramoscello di ulivo, simbolo di speranza e di rinascita.

L’Ulivo è una pianta molto presente nella Bibbia e viene spesso paragonata all’uomo.
Il suo frutto, l’oliva, nel processo di spremitura, rappresenta il ciclo della rinascita e della morte. Deve essere spremuta per tre volte (anche il 3 è un Numero Sacro) prima di ottenere il suo distillato più puro. Simbolicamente, rappresenta la distruzione del nostro ego e del nostro passato, di tutto ciò che eravamo, o che pensavamo di essere, per arrivare alla nostra Massima Essenza, rappresentata dall’olio. Anche per questo, veniva considerato un Albero che ci metteva in Connessione con il Divino, collegandoci con lo Spirito Santo.

L’Ulivo, ci guida e ci sostiene anche nella manifestazione del Divino in noi.

Nell’antica Grecia, gli abitanti di Atene scelsero di dare tale nome alla città in onore ad Atena perché quest’ultima, offrì loro un ramoscello di olivo che simboleggiava la pace. Per questo, gli olivi di Atene furono venerati come alberi divini e una lampada sacra, alimentata con l’olio di oliva degli alberi della città, rimaneva accesa giorno e notte.

Alcune popolazioni celtiche, quelle che occupavano i territori più meridionali, consideravano l’Ulivo talmente importante da inserirlo nel loro calendario zodiacale , dedicandogli un unico giorno molto speciale… il 23 settembre, che segnava il passaggio da una stagione ad un’altra rappresentata dall’equinozio d’autunno. In questo punto di svolta del ciclo dell’anno, il giorno e la notte hanno la stessa durata e si celebra a l’inizio della nuova stagione.
Questo particolare giorno, è dedicato all’Equilibrio e al Bilanciamento, caratteristiche rappresentate a pieno anche da questo Albero, nonché dall’equilibrio di Luce e buio.
C’è massima gratitudine verso la Natura per il raccolto appena concluso, che permetterà di affrontare al meglio la stagione fredda che sta per arrivare, e superarla grazie alle provviste raccolte e accumulate con saggezza.
Anche la gratitudine e l’abbondanza sono aspetti connessi con l’Energia di questo Albero, assieme alla saggezza, la profondità e la caparbietà. La sua forza ci sostiene nell’essere orientati e focalizzati sui nostri obiettivi, donandoci perseveranza e speranza, pazienza, successo e pace.

Ogni Albero, racchiude in sé un tipo di Energia particolare che lo caratterizza e con essa, anche un messaggio per noi. l’Ulivo ci dice.

 

Riconosco il Valore di accettare la vita così com’è e dare alla leggerezza e la gioia della vita, più spazio di gioco nel mio Cuore

 

Sotto un profilo “terapeutico“, questa pianta, risulta molto efficace su diversi fronti: l’olio ricavato dalle olive è molto nutriente e migliora l’equilibrio dei grassi nel sangue inoltre, esercita un’azione protettiva sul tratto digestivo e risulta molto utile anche in presenza di pelle secca.

Oltre ai frutti, si possono usare anche le foglie. Fin dall’antichità venivano utilizzate per disinfettare le ferite mentre l’estratto delle stesse, veniva impiegato per favorire la circolazione e ridurre la quantità di zuccheri nel sangue, e regolare la pressione sanguigna.

 

Proseguendo il cammino, abbiamo incontrato un altro Albero Maestro, un Guerriero dei Boschi: un Castagno

Con la sua imponenza, trasmetteva tutta la sua Forza, ma anche la voglia e il coraggio di vivere nonostante le innumerevoli battaglie affrontate…
Il Castagno, è coltivato fin dall’antichità sia in Oriente che in Occidente, ed è considerato un alimento base alla pari del grano e come il grano, è sintonizzato con l’energia del sostentamento e quindi, all‘abbondanza e alla prosperità.
Nella Bibbia Giacobbe, mette un rametto di castagno senza corteccia nel punto in cui si abbeverano i suoi animali, per favorire salute e riproduzione.
Presso diverse culture, sia antiche che moderne, vengono consumate castagne per richiamare prosperità e ricchezza.
L’essenza dei fiori di castagno, venne usata anche da Bach, che la incluse nei suoi famosi “Fiori” infatti, l’essenza di questo fiore, il White chestnut, ovvero il Castagno bianco, aiuta a sciogliere le preoccupazioni e a interrompere il flusso di pensieri.
Alcuni Nativi americani, utilizzavano infusi di foglie di castagno per alleviare le loro preoccupazioni e anche il mal di testa.

 

Di sicuro, un bel Castagno calma immediatamente la mente e dà sollievo allo Spirito.

Quando siamo stanchi e ci lasciamo travolgere da pensieri ed elucubrazioni che ci annebbiano la mente, sarebbe utile ricorrere all’aiuto di questo Amico Albero, sedendoci ai suoi piedi e respirare la sua energia, per ritrovare il nostro equilibrio. Se non riusciamo a farlo concretamente, può essere utile anche prenderci qualche minuto di tranquillità e immaginare di essere seduti ai piedi di questo grande saggio e annusare il profumo dei suoi fiori e della sua bella energia calmante e rigenerante.

Il messaggio del Castagno per noi:” aprirmi al mio essere interiore con compassione mi dà la fiducia e la forza di lasciare la strada vecchia per trovare il mio vero obiettivo su nuovi percorsi”

La visione di questo Albero, dava proprio l’immagine di un

Guerriero che affronta la sua battaglia con forza e coraggio, senza perdersi d’animo mai, focalizzando al massimo tutta la sua forza per risplendere e donare la sua luce al mondo

 

Spesso, osservare la Natura, ci insegna come affrontare al meglio le nostre battaglie quotidiane con forza e coraggio, speranza e perseveranza. Gli Alberi in particolar modo, ci insegnano a mantenere salde le nostre radici per elevarci verso il Cielo cioè, vivere la vita quotidiana non solo a livello materiale (radici nel terreno) ma cogliere da essa la forza necessaria per innalzare la nostra coscienza verso qualcosa di più alto, (il Cielo) per dare alla Luce i nostri Frutti, cioè donare al mondo i talenti nascosti dentro di noi.

Elisabetta Savio